Molte cascate ghiacciate in estate non hanno una riconoscibilità cosi forte come in inverno, spesso anzi sono solo un rigagnolo d’acqua ben nascosto dalla vegetazione; non è il caso della Regina del Lago, probabilmente una delle cascate più belle e più fotografate della valle.
Non so perché ma non l’avevo mai messa nei miei programmi, poi Luca dopo averla vista qualche volta …
“certo che la Regina…” in effetti si…è maledettamente bella…ma sarà alla nostra portata?
Le relazioni che troviamo in giro sono un po’ discordanti, la vecchia guida della val Daone da il ramo sinistro come 3° e il destro 4°, la guida del Cappellari 4° il ramo sinistro e 5° il destro.
Il ramo sinistro però sulla carta dovrebbe essere alla nostra porta…proviamo?
Di solito la sera prima di un’avventura verticale preparo meticolosamente tutto il materiale, vado a nanna presto, leggo un po’ e cerco di dormire tranquillo. Questa volta i preparativi sono iniziati giovedi sera, una limatina alle picche , ai ramponi e infine una prima scrematura del materiale da mettere nello zaino .
Perché? Forse dentro di me pensavo che questa cascata è un buon banco di prova, una test per capire in maniera pratica a che punto sono con la mia preparazione.
Sabato mattina Luca passa a prendermi presto, vogliamo essere i primi ad attaccarla, e cosi è.
Guardando la Regina dalla strada di accesso, il muro del primo tiro quasi non si vede, è bene nascosto dallo sperone roccioso di sinistra…ma quando iniziamo ad avvinarci subito capiamo che si fa sul serio.
Ci leghiamo, una rapida ricontrollata a tutto e parto.
Cerco di essere il più concentrato possibile, è sicuramente alla mia portata tecnica e fisica…ma come diceva Detassis se non ricordo male…prima si arrampica con la testa. Salgo deciso , poche esitazioni , cerco di muovermi al meglio e dopo una quarantina di metri arrivo alla sosta su roccia.
Sono molto felice, capisco che “ci sono” e non chiedo altro a me stesso. Dopo aver fatto la sosta scatto qualche foto, il panorama è stupendo, la giornata è fantastica e “respiro” la valle.
Anche Luca arriva in sosta senza esitazione, Bravo! Di sicuro questo è stato il tiro su ghiaccio più duro che io ho fatto da primo e che io e Luca abbiamo fatto insieme.
Riparto, altro muretto verticale ma molto più corto che va verso destra, spostando la linea di salita leggermente verso il centro del ramo sinistro della cascata, superato il muretto la salita si fa più semplice,cerco di salire il più possibile…per la precisione fino a quando i 60 metri di corda a disposizione finisco.
Faccio sosta su ghiaccio utilizzando tre viti , Melius abundare quam deficere , altro giro di foto, il Sole si sta facendo spazio alle nubi che ronzavano in valle al nostro arrivo. Recupero Luca e al suo arrivo parto, prima affronto una bella rampa facile e poi arrivo ad una sorta di belvedere proprio sotto il muretto finale della cascata, sembra quasi di essere su un balcone di qualche albergo che offre al turista lo spettacolo di qualche valle…ma non sono qua dopo aver preso un bell’ascensore, dopo essermi messo in ciabatte per non sporcate la moquette della stanza, sono qua con ramponi ai piedi e picche nelle mani…e sono maledettamente felice. Il muretto finale offro poco ghiaccio ma sufficiente per riuscire a superarlo , trovo alla mia sinistra una bella pianta con un fusto dalla forma molto curiosa e faccio sosta per recuperare Luca.
Una salita su una cascata ghiacciata finisce nel punto in cui in estate l’acqua che scorre pacifica nella valle si butta verso il basso con tutta la sua forza. La sensazione è forte, la valle che già in parte conoscevo, si apre davanti a me…ma questa volta non da un banale sentiero, ma da uno dei suoi punti più spettacolari.
È stata una bellissima avventura, il ghiaccio è sempre più parte del mio mondo …e mi piace.
La regina vista dalla strada che costeggia il lago
il primo tiro
la prima sosta "comodissima"
uno sguardo in giù
ultima sosta...su ghiaccio!
partenza dell'ultimo tiro
uno sguardo in giù
un'ultimo sguardo in giù...
la pianta per l'ultima sosta
io e Luca
pò di poesia dalla val daone
Luca
...corro...verso la prossima avventura!
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